Uno degli avvenimenti storici di rilevanza, svoltosi nella zona di Montesacro, è datato 494 A.C. . Siamo nell’epoca della “Secessio Plebis”.
A Roma, da pochi anni si è instaurata la Repubblica (509 A.C.) . I Plebei non ricoprono cariche pubbliche all’interno del Senato , anzi, sono spesso oggetto di soprusi sociali. Basti pensare che all’epoca un plebeo in caso di debito, poteva divenire schiavo di chi avesse elargito il prestito. Inoltre, i continui arruolamenti nella leva militare da parte della plebe, faceva risultare difficile da parte loro, curare in maniera adeguata i loro interessi e riuscire a pagare le tasse con i relativi debiti .
La plebe stufa dei continui soprusi da parte dei patrizi, decide di ribellarsi abbandonando la città e rifugiandosi su un’altura vicino l’Aniene. Questo comportò quindi, che, nella città le botteghe artigiane rimasero chiuse e l’impossibilità di prelevare dalla plebe le leve militari; cosa che fu un danno grandissimo, visto le guerre che in quegli anni Roma sta svolgendo contro i Volsci, Sabini, Aurunci e il realtivo arruolamente dei consoli che persero alcune battaglie.
A sedare lo sciopero, i consoli romani mandano Menenio Agrippa , il quale grazie al famoso apologo “del ventre e delle membra”, che qui sotto riporto in calce , fece in modo di avviare una trattativa tra la plebe e i patrizi :
« Una volta, le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso, ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro, decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute. »
Da allora, il colle sopra l’aniene, dove avvenne questo sciopero e che permise alla plebe di ottenere proprio magistrati e i primi riconoscimenti sociali, divenne un colle “sacro” per la popolazione , da qui il nome : “Monte Sacro” in latino “Mons Sacer” .
Il Mons Sacer, nell’antichità era utilizzato dai sacerdoti dell’antica Roma per compiere i loro riti in segno di devozione agli dei .
commento preciso ed esaustivo della storia del vetusto ma ancora in gamba Ponte Nomentano.
Grazie Enio