AIDA
Lei sfogliava i suoi ricordi
le sue istantanee
i suoi tabù
le sue madonne i suoi rosari
e mille mari
e alalà
i suoi vestiti di lino e seta
le calze a rete
Marlene e Charlot
e dopo giugno il gran conflitto
e poi l’Egitto
un’altra età
marce svastiche e federali
sotto i fanali
l’oscurità
e poi il ritorno in un paese diviso
nero nel viso
più rosso d’amore
Aida come sei bella
Aida le tue battaglie
i compromessi
la povertà
i salari bassi la fame bussa
il terrore russo
Cristo e Stalin
Aida la costituente
la democrazia
e chi ce l’ha
e poi trent’anni di safari
fra antilopi e giaguari
sciacalli e lapin
Aida come sei bella
FONTANA CHIARA
Fontana chiara
un poco dolce un poco amara
SPENDI SPANDI EFFENDI
Essence benzina e gasolina
soltanto un litro e in cambio ti do Cristina
se vuoi la chiudo pure in monastero
ma dammi un litro di oro nero
Ti sei fatto il palazzo sul Jumbo
noi invece corriamo sempre appresso all’ambo
ambo terno tombola e cinquina
se vinco mi danno un litro di benzina
Spendi spandi spandi spendi effendi
spendi spandi spandi spendi effendi
Spider coupè gitti alfetta
a duecento c’è sempre una donna che ti aspetta
sdraiata sul cofano all’autosalone
e ti dice prendimi maschiaccio libidinoso coglione
non più a gas ma a cherosene
il riscaldamento centralizzato più ti scalda più conviene
niente carbone mai più metano
pace prosperità e lunga vita al sultano
Spendi spandi spandi spendi effendi
spendi spandi spandi spendi effendi
SEI OTTAVI
Mentre la notte scendeva stellata stellata
lei affusolata nel buio sognava incantata
e chi mi prende la mano stanotte mio Dio
forse un ragazzo il mio uomo o forse io
lontana la quiete e montagne imbiancate di neve
e il vento che soffia che fischia più forte più greve
e che mi sfiora le labbra chi mi consola
forse un bambino gia grande o io da sola
passava la notte passavano in fretta le ore
la camera fredda gia si scaldava d’amore
chi troverà i miei seni avrà in premio il mio cuore
chi incontrerà i miei semi avrà tutto il mio amore
la luce discreta spiava e le ombre inventava
mentre sul mare una luna dipinta danzava
chi coglierà il mio fiore bagnato di brina
un principe azzurro o forse io adulta io bambina
mentre la notte scendeva stellata stellata
lei affusolata nel buio dormiva incantata
chi mi dirà buonanotte stanotte mio Dio
la notte le stelle la luna o forse io
ESCLUSO IL CANE
Chi mi dice ti amo
chi mi dice ti amo
ma togli il cane
escluso il cane
tutti gli altri son cattivi
pressoché poco disponibili
miscredenti e ortodossi
di aforismi perduti nel nulla
chi mi dice ti amo
chi mi dice ti amo
se togli il cane
escluso il cane
non rimane che gente assurda
con le loro facili soluzioni
nei loro occhi c’è un cannone
e un elisir di riflessione
e tu non torni qui da me
perché non torni più da me
Chi mi dice ti amo
chi mi dice ti amo
ma togli il cane
escluso il cane
paranoia e dispersione
inerzia grigia e films d’azione
allestite anche le unioni
dalle ditte di canzoni
e tu non torni qui da me
perché non torni più da me
LA FESTA DI MARIA
Una mela ho mangiato
del vino ho bevuto
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
altre mele ho mangiato
altro vino ho bevuto
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
solo lei ce l’ha
solo lei la sa dare
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
Avrei voluto comprare dei fiori
avrei dovuto trovare l’amore
ma non si compran quadri e fiori
non si gioca a picche e a cuori con Maria
solo lei ce l’ha
solo lei la può dare
ma non è la festa mia
è la festa solamente di Maria
RARE TRACCE
Rare tracce di signori
benpensanti e non creduti
traffichini grossi e astuti
ricchi forti e incensurati
Rare tracce di vita su Marte
Venere e Plutone
rare tracce di un cannone
che ha sparato ha ucciso
ha fornicato
Rare tracce di peccato
di sevizie di ricchezza
rare tracce di tenerezza
in un mondo che si nasconde
nella propria incolumità
Rare tracce di un passato
che è passato e che ritorna
lascia un segno e poi sparisce
dove andrà ? ma dove andrà
Rare tracce di un treno
che parte veloce e spedito
rare tracce di un perito
di finanza e di evasori
rare tracce di buoni gestori
nella nostra società, società
Ma io conosco le mie virtù
i miei difetti la mia volontà
ed io riconosco che ci sei tu
e faccio tutto, penso scrivo rubo mangio
per conoscerti di più
Rare tracce di gente
che lavora che produce
quando chiede nulla scuce
a un sistema che non va
Rare tracce di fortune
che si perdono alla sera
da teppaglia ammanicata
capace solo di
opinare ponderare deliberare prevedere
escogitare ideare meditare concepire
elucubrare congetturare arbitrare giudicare
disserrare spalancare strombazzare armeggiare
appagare tracce rare
di chi è capace di operare
reagire realizzare effettuare avverare
rispettare esercitare lavorare addestrare
assuefare applicare elaborare manipolare
arrischiare rinunciare smanovrare ammansare
smandrappare detestare adorare esecrare
Ma io conosco le mie virtù
i miei difetti la mia volontà
ed io riconosco che ci sei tu
e faccio tutto, penso scrivo rubo mangio
e faccio tutto, penso scrivo rubo mangio
e faccio tutto, penso scrivo rubo mangio
per conoscerti di più
STANDARD
Juan Lyon’s
July Andreotten
Halde Moore
Emyle Coulombe
Maryanne Roumorh
Donaccatten
Fanfonfanfan
Papammontin
Standard
“L’ultima alienazione di una storia vissuta”
Standard
“Può offrire interessanti prospettive e
portare ed equilibrate e non traumatiche
decisioni”
Standard
“Nondimeno fece l’antico porporato in groppa
alla giraffa volante in un amore perduto
durante uno Changé les dames”
OK PAPA’
Il corredo ce l’hai gia pronto
puoi girare il mondo a piedi o in tram
ruba picchia usa il pugnale
se no a che vale avere la tua età
Bevi vino e whisky and soda
perché è moda perché va giu
fuma al mattino appena sveglio
non c’è di meglio non c’è di più
Okay papà . . . . . .
Spesso il salmone e il mantecato
più è pagato più valore ha
la donna di strada è un fatto mitico
se a prezzo politico ci puoi pure stà
da una femmina innamorata
‘na volta data non te fa beccà
una bella divisa da maggiore
ti dà valore e virilità
Okay papà . . . . . .
Il vero metro è la ferrovia
che come la CIA te può insegnà
che una differenza sostanziale e profonda
fra prima e seconda ci deve stà
Okay papà . . . . . .