Mercoledì 2 Febbraio ore 15:30
L’appuntamento con la ginecologa ci conferma che per il “fagiolo” c’è da aspettare ancora un po. Ha consigliato ad Elisabetta di camminare molto per agevolare le contrazioni così decidiamo di arrivare a piedi fino a S. Giovanni.
Casa – ORE 18:00
Rientriamo a casa ed Elisabetta è stravolta…non lo ammette ma è talmente stanca che appena arriva prende l’Ipod e si mette nel letto a fare esercizi di rilassamento.Io metto sul fuoco 4 patate a lessare e nel mentre cazzeggio un po su Internet . Ogni tanto mi affaccio in camera da letto a vedere Eli , è in trance, ma più delle tecniche di respirazione, credo sia la stanchezza a farla stare in questo stato. Verso le 19:30 la chiamo per la cena, c’è l’infrasettimanale di campionato, la Roma gioca contro il Brescia , mangia solamente una mela perchè ha un po di nausea mentre io mi condisco le mie patate e spazzolo via il prosciutto con lo stracchino e un petto di pollo. Faccio in tempo a finire di asciugare le posate e sento Eli che mi chiama sofferente dalla camera da letto. La trovo sdraiata che mi dice che ha delle contrazioni…..più forti delle altre volte. Prendo carta e penna e decido di iniziare a prenderle i tempi .
ORE 19:43 la PRIMA CONTRAZIONE che segno sul foglio. Iniziano e finiscono in 20-40 secondi . L’aiuto a fare degli esercizi di respirazione come le avevano indicato ai corsi pre-parto. Le contrazioni continuano e si presentano ogni 5 minuti esatti. Io intanto mi collego sul canale 373 di Mediaset Premium e sintonizzo l’audio della partita su l’opzione Inglese per ascoltare Carlo Zampa . Elisabetta esce dal bagno che a malapena riesce a camminare, i dolori aumentano e quando il Brescia da il calcio di inizio alla partita ho la sensazione che non ne vedrò mai la fine. Con Eli ci diamo come orario termine per andare in ospedale ,se le contrazioni continuano con questa regolarità, per le 22:00. Io mi siedo in poltrona e cerco di capire come il minestraro di Ranieri ha schierato la Roma in campo, c’è il Capitano, c’è Borriello..c’è anche Vucinic…ma niente, Eli mi chiama dalla camera da letto perché ha avuto una bella contrazione …faccio la spola tra la Roma ed Eli , 5 minuti con lei 5 minuti con la Roma. Vedo entrare in campo Jeremy Menez che stanno cominciando i secondi tempi ma è ora di spegnere il televisore perché ci siamo! Finalmente ci siamo! Le contrazioni hanno una regolarità da circa 2 ore e bisogna andare in Ospedale. Decido di prendermela comoda con la macchina tanto ci sarà da aspettare per Eli quando arriveremo e durante il percorso non so il perchè , mi riaffiorano nella testa mia nonna e un mio caro amico scomparso qualche anno fa, bei ricordi che renderanno quella serata ancora più speciale.
POLICLINICO GEMELLI – ORE 23:00, ci mandano ovviamente in visita per ginecologia ma davanti a noi c’è un’altra “pancia” che entra. Nel frattempo le contrazioni continuano anche se con intensità minore . Dopo poco entriamo con Elisabetta in visita, la dilatazione è a quasi 3,5 centimetri e la dott.ssa ci dice che la fanno andare in sala parto! Avverto i miei genitori e i genitori di Elisabetta . Un infermiere ci accompagna nella sala “pance” ma io devo attendere momentaneamente fuori perchè prima devono preparare Elisabetta, potrò entrare dopo. Inaspettatamente in quei frangenti mi ritrovo calmo, credevo che quando sarebbe successo di venire in Ospedale l’ansia mi avrebbe mangiato il fegato e lo stomaco, invece sono sereno. Invio tre sms uno ad un collega di lavoro dicendogli che domani non andrò per ovvi motivi , un secondo a Zizzi per sapere come sia finita la partita della Roma e ovviamente avvertirlo che ci siamo e un terzo a Paolino ! Per entrare in sala parto mi vestono con dei copri scarpe, cappello e camice . Elisabetta si trova nella Sala 1, sala Lilla, e le hanno già attaccato il monitoraggio .Sento il cuoricino di fagiolo che galoppa con la frequenza di 150/160 come da suo standard. La sala come dicevo è molto accogliente, spaziosa, i vestiti che fagiolo indosserà quando verrà al mondo sono sistemati accanto alla bilancia. Credo di aver realizzato in quell’istante che c’eravamo …nel senso che mi sono reso conto che fagiolo da li a poche ore avrebbe fatto la sua comparsa. A seguire Elisabetta c’è un’ostetrica gentilissima che ci fa sentire a nostro agio, si chiama ADA RUBINI e le sarò riconoscente per tutta la vita. Ogni tanto entra qualche altra infermiera per farle delle domande riguardo il percorso di gravidanza. Le contrazioni ci sono sempre ma un po più sporadiche, abbiamo anche il tempo di affacciarci fuori dalla sala parto e salutare i miei genitori e la mamma di Elisabetta.
ORE 2:00: Ada visita Elisabetta , ci dice che siamo a buon punto, la dilatazione è a più di 4 cm . Dopo poco Elisabetta rompe le acque…dice di aver sentito un “crac”…Ada viene a controllare e ci conferma la cosa. Io di solito quando sentivo parlare di rottura delle acque mi immaginavo sempre litri di liquido,sangue..invece nulla di tutto ciò…bene, meglio così , ma ora servono delle cose per Elisabetta che ho prontamente lasciato in macchina…L’uscita principale è chiusa, quindi dal quarto piano in cui mi trovo, devo scendere al terzo, attraversare Otorinolaringoiatria ed uscire dall’uscita secondaria. Sono senza giubbotto, fuori il freddo mi entra tutto nella ossa, inizio a correre..da quanti mesi che non lo facevo! Ci metto circa 5 minuti di corsa per ritornare in macchina che avevo parcheggiato malamente davanti al Pronto Soccorso. Decido di spostarla anche e di parcheggiarla adeguatamente, sono le 2:37 quando ritiro il ticket del parcheggio (il giorno dopo quando andrò a pagare dovrò sborsare 15€ ). Elisabetta è sempre li, buona a sopportare le contrazioni e a fare i suoi esercizi di rilassamento , Ada le chiede se vuole fare ora l’epidurale visto che il dolore inizia ad aumentare, così accetta e io mi dovrò accomodare per 30 minuti fuori per permettere all’anestesista di poter lavorare. Mi siedo su una sedia, accendo il mio piccolo pc per provare a capire se c’è qualche tipo di connessione ma la batteria è scarica e il pc si spegne subito e comunque dopo 2 minuti che ero uscito dalla sala parto vedo arrivare di nuovo i miei genitori e la mamma di Elisabetta . Mi faccio accompagnare da mio padre a prendere un caffè al decimo piano . Rientro da Eli che sono quasi le quattro del mattino. E’ sdraiata, dorme quasi, mi sdraio sulla poltrona anche io e ogni tanto mi alzo andando a controllare sul monitoraggio la situazione di fagiolo e le contrazioni. Quando Ada rivisita Elisabetta ci dice che ci siamo, il collo è pronto …addirittura si riesce a vedere anche la testolina del fagiolo….è biondino..pelato…tra me e me non vedo l’ora di poterlo vedere in faccia. Arriviamo al momento delle spinte finali verso le cinque, Elisabetta è bravissima, Ada le fa sentire la testolina del fagiolo che spunta e come non potrebbe emozionarsi? Io preferisco rimanere sempre di lato, a tenerle la mano .
ECCOLO CHE ARRIVA! ORE 6:17
Spinte su spinte da parte di Elisabetta arriviamo alle 6 della mattina….alle 6:17 l’ultima spinta quella decisiva che porta il fagiolo fuori dalla pancia di Elisabetta….lo vedo che viene catapultato dalla spinta di Elisabetta nelle braccia di Ada che glielo “accucciola” sulla pancia per alcuni momenti…me lo vedo li …un ragnetto tutto sporco con Elisabetta che se lo stringe forte..che emozione…passo alcuni minuti a non capirci nulla fino a quando una delle dott.sse che si trovano dentro la stanza inizia a dire che il bambino ancora non ha pianto! Tolgono il fagiolo dalla pancia di Elisabetta, Ada taglia il cordone (che verrà donato) e il fagiolo vine sistemato sotto la lampada vicino a me dove iniziano le tecniche di pulizia varia..passano dei tubicini nel naso di fagiolo, nella bocca…lo rigirano come un pedalino….lui intanto si fa la prima pipi…..ne fa una seconda…e all’improvviso arriva la neonatologa…qui inizio ad avere paura…il fagiolo non piange ancora, sono passati già diversi minuti e ancora non ci fa sentire la sua voce. Mettono un po di ossigeno al fagiolo, lo continuano a rigirare ..ma lui nulla , a quel punto mi sto per sentire male…penso al peggio ed esco fuori dalla stanza ….prima rassicuro Eli che va tutto bene, anche perchè sento sia Ada che le altre ginecologhe che non fanno altro che dirci che ha dei valori molto buoni. Fuori la porta chiedo a un’infermiera se realmente vada tutto bene, dovrei aver avuto una faccia bianchissima perchè mi fa sedere a forza su una sedia dicendomi che è tutto ok e che è la prassi ..che il bambino sta bene…(quanto non mi sono fidato dentro di me di quelle parole solo Dio lo sa). Rientro dentro pochi secondi dopo, in tempo per sentire il mio fagiolo che si presenta al mondo….CAZZO PIANGE e io con lui! E’ fatta! La tensione di quei nove mesi pieni di ansia cominciati con le minacce di aborto di Elisabetta scompaiono nel preciso momento che sento Francesco piangere. Stringo la mano ad Elisabetta che non fa altro che ripetere che il fagiolo è bellissimo….assisto al suo primo bagnetto…lo puliscono..lo pesano fa 3Kg e 270 . E a quel punto sono talmente fomentato che mi ritrovo persino a guardare scene che mai avrei pensato di vedere ,come la rimozione della placenta e il cordone dalla pancia di Elisabetta…sto li a duemila che guardo ovunque, guardo Elisabetta che è stata bravissima, guardo fagiolo che fa la sua prima vestizione e vorrei abbracciare tutti! Alle sette ci portano all’ingresso della sala sala parto per far vedere il fagiolo ai nonni e a mia sorella .

3 Febbraio 2011
Questa è stata la notte più bella della mia vita, una notte che non dimenticherò mai , la notte in cui Elisabetta mia ha regalato la cosa più bella della vita: FRANCESCO.
Grazie Ale..di cuore