Un paese in mano a Berlusconi

vauroTutti gli animali sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri” , ecco una frase tratta da : “La fattoria degli animali” di Orwell, che sembra adattarsi molto bene al Senatore Silvio Berlusconi. Pensandoci bene, anche : “Me dispiace, ma io so io e voi non siete un cazzo“, tratta da una scena del film “Il Marchese del Grillo” di Monicelli, gli cade ancora più a pennello.
E’ evidente e sotto gli occhi di tutti, che la fortuna del Senatore Berlusconi in questi anni, è stata la classe dirigente del centrosinistra che è sempre stata in soggezione davanti ad una figura come la sua e che si è sempre rivelata inadeguata e ridicola nel contrastarlo (ricordiamo la mancata legge sul conflitto di interessi che poteva attuare quando era al governo dal 1996 al 1998….).
Lo scenario politico italiano è fattoria degli animalifermo da mesi per trovare una via d’uscita ad uomo: “condannato a 7 anni di carcere (concussione per costrizione invece che per induzione come ipotizzato dall’accusa) nonché all’interdizione perpetua dai pubblici uffici” !!! Come se le sorti di Berlusconi, fossero più importanti di problemi come : disoccupazione e crisi economica! Ma evidentemente per Letta e Napolitano è così, visto come si stanno adoperando per salvargli il “culo” e come stanno mandando alla malora uno dei principi fondamentali della costituzione Italiana, l’articolo 3 che recita : “Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e socialiE’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la liberta’ e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Le preoccupazioni del Capo dello Stato e del Premier Letta, di cercare di mediare con l’entourage di Berlusoni per evitare la crisi, mi fanno “incazzare”! Così facendo, stanno permettendo a Silvio da Arcore, di continuare a manovrare i fili del paese anche nella condizione di CONDANNATO! Alla faccia di chi crede ancora nella giustizia e nell’eguaglianza dei diritti!

In un paese normale, non l’Italia quindi, avremmo assistito a tutto questo ?
No di certo, anche perchè probabilmente ad uno come Silvio Berlusconi, forse non sarebbe stato mai permesso di entrarci…..

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