Obama e il Nobel per la pace 2009

barack_obamaIn uno dei suoi primi discorsi da Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama parlando alla Nazione disse:
“Votai contro la guerra in Iraq e ho appoggiato con forza il ritiro delle truppe Usa ” .
Quelle parole me le ricordo bene, perchè pensai (sperai), che finalmente l’America sarebbe stata governata da un uomo che non vedeva nella guerra la soluzione assoluta per risolvere i problemi nel mondo. Mi sbagliavo evidentemente, vista la decisione presa nei giorni scorsi da Obama di intervenire militarmente per risolvere il conflitto siriano.
Che occorra trovare una soluzione a ciò che sta accadendo in Siria nessuno lo mette in dubbio, sono nella mente di tutti noi le immagini e i video dei bambini/donne/uomini uccisi dalle bombe di  gas lanciate dal governo di Damasco contro gli oppositori. Ma cosa accadrà quando le bombe americane cominceranno a cadere in Siria? Quanti bambini/donne/uomini moriranno per questa nuova guerra in aggiunta a quelli che il criminale Assad sta provocando? Quale scenario bellico si potrebbe verificare se le Nazioni “amiche” di Assad decidessero di unirsi in difesa della Siria? Quanti morti dovremmo aspettarci ? Possibile che le vittime provocate dalle guerre in Vietnam,Afghanistam,Iraq e via dicendo, non abbia insegnato nulla alla superpotenza americana? Possibile?
E’ inconcepibile che nel 2013 la “guerra” sia vista come unica possibile soluzione per fermare Assad e sopratutto che non si trovi (o si cerchi di trovare), una soluzione politica alternativa alla guerra!
Ad Obama nel 2009, fu consegnato il premio Nobem per la pace (!), motivando il premio con queste parole :
“la commissione ha riconosciuto gli sforzi del presidente statunitense per ridurre gli arsenali nucleari e lavorare per la pace nel mondo. “Obama ha fatto molte cose – ha detto Jagland durante la conferenza stampa a Oslo – ma è stato riconosciuto soprattutto il valore delle sue dichiarazioni e degli impegni che ha assunto nei confronti della riduzione degli armamenti, della ripresa del negoziati in Medio Oriente e la volontà degli Stati Uniti di lavorare con gli organismi internazionali”.
Obama nel ricevere quel premio , disse :
“Sono sorpreso, onorato e profondamente commosso, ma non sono sicuro di meritare il premio” .
Se davvero rinuncerà a trovare una soluzione politica per risolvere la delicata situazione siriana, se davvero utilizzerà raid aerei per fermare il regime di Assad , beh aveva ragione, quel Nobel non se lo meritava ed il comitato norvegese farà bene a cancellare il suo nome dai vincitori dell’edizione 2009.
Da buon “sognatore”, mi aspetto che l’Unione Europea si opponga ai raid americani e che cerchino con tutte le forze , in tutti i modi, di trovare una soluzione diplomatica/politica con il governo Siriano.
La speranza è che Obama torni ad essere quello che ha sempre detto di essere, un uomo contrario alla guerra e che questa assurda situazione si risolva senza un ulteriore aggiunta di vite umane a quelle provocate dalle bombe di gas lanciate da Assad.

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