Bisognerà attendere tre lunghissimi mesi, un eternità, per poter tornare a “casa”.
Da ieri pomeriggio il countdown si è attivato ,non ci resta che aspettare , come quando, con il cuore in gola e le farfalle nello stomaco, guardiamo l’orologio in attesa della nostra morosa al primo appuntamento.
Saranno mesi lunghi , già mi mancano le traversate in motorino per rivedere i miei cari, i caffè presi al bar prima di entrare a “casa”, mi mancano quei gradini che mi separano dal grande prato verde, mi manca quel 47 che indica l’ingresso di casa, mi mancano le ciambelline di zia Adriana, gli urli di zia Leda, la Go-Pro fissa su ogni singolo istante della giornata del cugino Andrea, i rimbrotti di zio Stefano, l’ansia della cugina Rita, le perle del vicino di casa Marco e il faccino sbarazzino del piccolo Filippo, la saggezza di nonno Claudio, l’odore delle nazionali che sale dai “piani” di sotto, l’odore delle sigarette “modificate” , il freddo preso sul seggiolino in inverno, il calore della mia famiglia durante le giornate storte, la sagacia di zio Peppone, quella marcetta musicale che ci fa cantare appassionatamente tutti assieme …. perchè la famiglia, che tanto se ne dica, fa parte di te e quando ne sei lontano per troppo tempo inizi a soffrire di “saudade”.
Ieri pomeriggio ho riposto sciarpa e cappello nell’armadio, è arrivato il caldo, ho “archiviato” il vecchio abbonamento assieme agli altri ormai scaduti e ho messo il nuovo in bell’evidenza nel mio portafoglio.
Bisognerà attendere ed attenderemo, come tutte le volte tornare a casa sarà bellissimo, così come riabbracciarci , saremo di nuovo assieme per un anno, condivideremo gioie e dolori, litigando e facendo pace, come accade in tutte le grandi famiglie.
Aspetteremo settembre leggendo giornali e ascoltando le radio, sognando le imprese dei nostri “eroi” capitanati dal “cavaliere” con l’elmetto numero dieci e sperando vivamente che i nostri dirimpettai tornino anche loro a casa per far si che il nostro STADIO o per molti la nostra CASA sia di nuovo la PIU’ BELLA DEL MONDO!
Il tempo dell’attesa
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